venerdì 18 ottobre 2013

Come aiutare tuo figlio a gestire lo stress


 
Anche i bambini come gli adulti hanno a che fare con lo stress. I tanti impegni, la conflittualità nelle famiglie e nel loro rapporto con i pari sono tutti agenti stressanti che possono sovraccaricarli.

Una certa quota di stress, ovviamente, è normale; la stessa esperienza dell'asilo, ad esempio, pone il bambino di fronte a nuove sfide come doversi rapportare con altri adulti di riferimento, nuove norme, con comportamenti spesso mai sperimentati prima come la negoziazione con i compagni.
Più cresce, inoltre, e più aumentano le situazioni nuove da affrontare, le richieste di adattamento, le responsabilità e le aspettative.
Aiutare i figli a gestire lo stress significa insegnare loro ad affrontare i problemi, ad organizzare le attività e a riconoscere i segnali della stanchezza.
In mancanza di strumenti idonei a fronteggiare le situazioni stressanti i figli possono cercare forme di rilassamento come il cibo, i videogiochi e via via crescendo anche l'alcol o la droga.

Ecco alcuni consigli per aiutare tuo figlio a gestire lo stress:

  1. Non esagerare con gli impegni
Al giorno d'oggi i bambini sono coinvolti in diverse attività, scolastiche e extrascolastiche (compiti a casa, musica, etc.) che impongono loro alti livelli di concentrazione prolungati nel corso dell'intera giornata. Questa è una fonte importante di stress per il bambino che necessita per il suo benessere psicofisico di momenti in cui poter “staccare” e rilassarsi.
I bambini possono non rendersene conto da soli, per tale motivo è importante che i genitori capiscano quando i loro figli sono troppo impegnati.
Occorre quindi verificare che tra le varie attività settimanali il bambino abbia anche dei momenti di relax, privi di attività strutturate.
  1. Lasciare del tempo per il gioco
Il gioco libero, spontaneo, ad esempio, che non viene organizzato da adulti, come i giochi di pura immaginazione che nascono dalla cooperazione dei bambini. Oppure il gioco in combinazione a dell'attività fisica come andare in bici, giocare all'aria aperta, a calcetto.
  1. Rispettare i tempi del sonno
Il sonno è fondamentale per consolidare gli apprendimenti, per la concentrazione, per una corretta alimentazione e per regolare l'umore. Allo scopo può essere utile creare un ambiente che faciliti il sonno, evitando la tv in camera o raccontando delle favole ai più piccoli.
  1. Aiutali ad affrontare gli errori
Una cospicua fonte di stress proviene dai giudizi e dalle valutazioni del proprio rendimento a cui i ragazzi sono spessi esposti (a scuola, corso di musica, corsi sportivi). A volte inoltre i genitori trasmettono, anche involontariamente, delle aspettative elevate riguardo alle performance dei figli e ciò può indurre i ragazzi a vivere con ansia le diverse prestazioni per la paura di deluderli.
Occorre allora ricordare ai figli che da loro ci si aspetta impegno e serietà nell'adempimento delle proprie responsabilità e non che sappiano fare ogni cosa e bene.
La vita è piena di ostacoli e insegnare ai figli come riprendersi dalle cadute è un elemento fondamentale per proteggerli dallo stress dell'insuccesso. Il genitore può aiutarli a riflettere sull'esperienza negativa, a identificare cosa può essere migliorato e quindi ad andare avanti.
Questa modalità è una risposta positiva e costruttiva all'errore che rinforza il bambino nel lungo percorso (di studio e di lavoro) che lo aspetta.
  1. Gestisci il tuo stress
Non puoi insegnare ai tuoi figli a gestire lo stress se la tua vita è una gara di 100 metri ad ostacolo. Lo stress è contagioso! I figli assistono al disagio psico-fisico dei genitori e questo si ripercuote sul loro benessere. Imparare innanzitutto in prima persona come aver cura di se stessi, organizzando in modo salutare il proprio tempo è il migliore insegnamento per i figli.






Nessun commento:

Posta un commento