Una certa quota di stress, ovviamente,
è normale; la stessa esperienza dell'asilo, ad esempio, pone il
bambino di fronte a nuove sfide come doversi rapportare con altri
adulti di riferimento, nuove norme, con comportamenti spesso mai
sperimentati prima come la negoziazione con i compagni.
Più cresce, inoltre, e più aumentano
le situazioni nuove da affrontare, le richieste di adattamento, le
responsabilità e le aspettative.Aiutare i figli a gestire lo stress significa insegnare loro ad affrontare i problemi, ad organizzare le attività e a riconoscere i segnali della stanchezza.
In mancanza di strumenti idonei a fronteggiare le situazioni stressanti i figli possono cercare forme di rilassamento come il cibo, i videogiochi e via via crescendo anche l'alcol o la droga.
Ecco alcuni consigli per aiutare tuo
figlio a gestire lo stress:
- Non esagerare con gli impegni
Al giorno d'oggi i bambini sono
coinvolti in diverse attività, scolastiche e extrascolastiche
(compiti a casa, musica, etc.) che impongono loro alti livelli di
concentrazione prolungati nel corso dell'intera giornata. Questa è
una fonte importante di stress per il bambino
che necessita per il suo benessere psicofisico di momenti in cui
poter “staccare” e rilassarsi.
I bambini possono non rendersene conto
da soli, per tale motivo è importante che i genitori capiscano
quando i loro figli sono troppo impegnati.
Occorre quindi verificare che tra le
varie attività settimanali il bambino abbia anche dei momenti di
relax, privi di attività strutturate.- Lasciare del tempo per il gioco
Il gioco libero,
spontaneo, ad esempio, che non viene organizzato da adulti, come i
giochi di pura immaginazione che nascono dalla cooperazione dei
bambini. Oppure il gioco in combinazione a dell'attività fisica come
andare in bici, giocare all'aria aperta, a calcetto.
- Rispettare i tempi del sonno
Il sonno è fondamentale per
consolidare gli apprendimenti, per la concentrazione, per una
corretta alimentazione e per regolare l'umore. Allo scopo può essere
utile creare un ambiente che faciliti il sonno, evitando la tv in
camera o raccontando delle favole ai più piccoli.
- Aiutali ad affrontare gli errori
Una cospicua fonte
di stress proviene dai giudizi e dalle valutazioni del proprio
rendimento a cui i ragazzi sono spessi esposti (a scuola, corso di
musica, corsi sportivi). A volte inoltre i genitori trasmettono,
anche involontariamente, delle aspettative elevate riguardo alle
performance dei figli e ciò può indurre i ragazzi a vivere con
ansia le diverse prestazioni per la paura di
deluderli.
Occorre allora ricordare ai figli
che da loro ci si aspetta impegno e serietà nell'adempimento delle
proprie responsabilità e non che sappiano fare ogni cosa e bene.
La vita è piena
di ostacoli e insegnare ai figli come riprendersi dalle cadute è un
elemento fondamentale per proteggerli dallo stress dell'insuccesso.
Il genitore può aiutarli a riflettere sull'esperienza negativa, a
identificare cosa può essere migliorato e quindi ad andare avanti.
Questa modalità è
una risposta positiva e costruttiva all'errore che rinforza il
bambino nel lungo percorso (di studio e di lavoro) che lo aspetta.
- Gestisci il tuo stress
Non
puoi insegnare ai tuoi figli a gestire lo stress se la tua vita è
una gara di 100 metri ad ostacolo. Lo stress è contagioso! I figli
assistono al disagio psico-fisico dei genitori e questo si ripercuote
sul loro benessere. Imparare innanzitutto in prima persona come aver
cura di se stessi, organizzando in modo salutare il proprio tempo è
il migliore insegnamento per i figli.
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