P: paziente, T: terapeuta
P: “Ero al mercato! c'era talmente
confusione che a mala pena si riusciva a camminare! Vedevo la gente
venirmi contro, mi spingeva, mi spostava, mi pestava i piedi. Non
chiedeva nemmeno scusa, come se non mi vedesse o come se non le
importasse di me.
Io cercavo di farmi “spazio” tra la
gente, chiedevo il permesso, scusa e ricevevo solo scortesie,
spintoni e indifferenza...Ho iniziato a sentimi a disagio, ho
provato un senso di affanno, di insofferenza e volevo andare via di
lì in fretta!”.
Dal mercato alla vita: alla ricerca di
un senso
P: “beh c'è poco da dire, non ho ancora un lavoro, non ho un ragazzo e vivo con i miei genitori”
T: “Ci vai d'accordo?”
P: “….Sì... ma loro no....voglio dire che litigano in continuazione e poi mi coinvolgono spingendomi a dire chi dei due ha ragione. E se mi azzardo a rispondere, uno dei due se la prende con me...Loro parlano sempre di sé stessi, mi “buttano addosso” i loro problemi, le loro inutile beghe e io non riesco mai a parlare. Se provo a farmi ascoltare mi liquidano velocemente.
Poi mi dicono pure che devo pensare al
mio futuro...ma come faccio se tutto il tempo urlano, mi chiamano,
entrano nella mia stanza..?”
P: “….Siamo in 3... ma sì, in effetti, fanno un gran casino!”
T: “Al punto che c'è poco spazio....poco spazio per la tua vita!”
P: “Sì, in pratica è così!”
T: “Da quello che dici, quindi, loro fanno confusione e “calpestano” i tuoi sentimenti, incuranti delle tue necessità... Usando parole tue, da loro senti di ricevere “scortesie, spintoni e indifferenza!”
P: “Già...?”
T: “...Ti ricorda qualcosa?”
P. “..Il mercato?”
Diagnosi familiare, Cosa sta
avvenendo in famiglia?:
E' in corso un capovolgimento dei ruoli
familiari ovvero i genitori della donna, come bambini litigiosi ed
egocentrici si rivolgono alla figlia, assunta al ruolo genitoriale,
per risolvere le loro dispute.
La figlia dal canto suo, non trova nei
genitori una funzione di sostegno e protezione.
Questa confusione di ruoli e funzioni
non consente alla giovane donna di potersi ritagliare uno spazio per
poter pensare e lavorare al suo progetto personale di crescita, né
le permette di ottenere ascolto e aiuto per le sue paure legate al
futuro, rimaste inespresse e latenti all'interno del nucleo
familiare.
Se si è stanchi di sopportare una
siffatta atmosfera domestica, fatta di scontri e schiamazzi, il
mercato non è il posto giusto dove andare!
Via d'uscita:
affermare la propria identità, chiarendo
ai genitori i propri bisogni e difendendo i propri "confini” (la stanza
ad esempio), aiuterà sicuramente la donna a rimettere ordine nella
sua famiglia e nella sua vita.
E se questo di certo non renderà il mercato un luogo più tranquillo, le conquisterà quella pace e sicurezza interiore necessaria per gestire la folla.
Dott.ssa Lucia Cannata